Le biblioteche nel tempo, i tempi della biblioteca
La biblioteca è una macchina del tempo: non solo custodisce la memoria del passato e ci fa viaggiare verso il futuro, ma ci offre, qui e ora, delle nicchie temporali che vanno in direzione ostinata e contraria rispetto alla dittatura del presente, al rullo compressore dell’attualità, delle mode, del rumore culturale. Le biblioteche sono, o vorrebbero essere, isole sottratte alla cronocrazia, alla accelerazione universale, al tempo diurno. Perciò affrettatevi lentamente verso quello che ci aspetta e che non ci aspettiamo.
Edizione 2023I docenti
Docenti qualificati per un'esperienza unica sul territorio nazionale.
Il programma
Sei lezioni da seguire a distanza.
Lezione 01
Palleggi, pallonetti e colpi impossibili sul tempo in biblioteca. Conversazione a più voci a partire da una bozza di decalogo
con i bibliotecari Luca Ferrieri, Federico Scarioni e Paolo Testori
In questa conversazione introduttiva, che avrà tempi contingentati e traffico limitato, ci passeremo la palla a vicenda e faremo anche qualche tiro in tribuna. Cercando di capire il tempo che fa, parleremo di orari, di tempistiche, di urgenze, di programmazione e organizzazione dei servizi, di ritmi insostenibili, di zone temporalmente autonome, di obsolescenza programmata, di banche del tempo, di accelerazionismo bibliotecario. Di città dei 15 minuti. Di lavoro amministrativo vs lavoro culturale. Una grande macedonia, che vi serviamo ben calda, sapendo che è quello che ci danno da mangiare tutti i giorni in biblioteca. E se ci dimentichiamo qualcosa, completerete voi.
Lezione 02
Letteratura e biblioteche: un matrimonio d’amore?
con Michele Maria Santoro, studioso e bibliotecario
Fin dalle epoche più remote, i due ambiti tematici – quello letterario e quello bibliotecario – hanno mantenuto stretti rapporti: non soltanto perché le biblioteche sono state le migliori custodi e protettrici della letteratura, essendo destinate a raccogliere, conservare e rendere fruibili le opere degli scrittori; ma anche perché la letteratura è entrata assai spesso in biblioteca, vuoi per descrivere ambienti e circostanze, vuoi per appropriarsi di argomenti e punti di vista che costituiscono il fondamento più esplicito di queste strutture.
Lezione 03
Ergonomia e affordance del tempo in biblioteca
con Chiara Faggiolani, Maddalena Battaggia e Agnese Bertazzoli dell’Università La Sapienza di Roma
Se tanta attenzione in biblioteca viene dedicata alla progettazione dello spazio troppo poca è dedicata alla progettazione del tempo che è il vero grande tallone d’Achille delle biblioteche. Nell’Ipertempo – il tempo che viviamo oggi, come lo chiama Pascal Chabot – che è onnipresente, quantitativo, accelerato, immediato, completamente schiacciato sul presente, è importantissimo riconsiderare il posizionamento delle biblioteche nel tempo libero delle persone e la relazione che esiste tra i ritmi di vita, la pazienza cognitiva e lo sviluppo umano. Nella nostra riflessione partiremo da questo per riflettere insieme sull’ergonomia e l’affordance del tempo in biblioteca.
Lezione 04
Viaggio nel tempo: una giornata nella biblioteca di Alessandria
L’antica biblioteca di Alessandria, fondata agli inizi del III secolo a.C. e distrutta, probabilmente, nel 273 d.C., aveva l’ambizioso progetto di raccogliere “tutti i libri del mondo”. Per raggiungere questo scopo i primi tre sovrani greci dell’Egitto usarono tutti i mezzi possibili, compreso quello di chiedere in prestito opere – come l’edizione ufficiale dei poeti tragici, conservata ad Atene – che non avevano alcuna intenzione di restituire.
La Biblioteca di Alessandria, a differenza di altre biblioteche di quella città, non era aperta al pubblico, ma era riservata a un piccolo gruppo di filologi, poeti e scienziati cooptati e stipendiati dalla corte tolemaica.
Ma come si svolgeva la vita di questi studiosi? Erano davvero – come recita un celebre epigramma di Timone di Fliunte “uccelli rari racchiusi in una voliera”, perennemente intenti a beccarsi tra loro?
Oppure costituivano il meglio che l’erudizione antica seppe esprimere?
Di una cosa siamo sicuri: vivevano, liberi da qualunque necessità materiale o economica all’interno della biblioteca, prendevano i pasti in comune, vivevano e forse morivano insieme…
Lezione 05
La biblioteca di notte: immaginare, progettare, abitare la biblioteca dei sogni
Conversazione con Alberto Manguel, “il grande lettore”
Alberto Manguel ha pubblicato, ormai, più di quaranta libri, tradotti in tantissime lingue. Ma in quest’incontro gli chiederemo di parlare soprattutto di quelli che riguardano la biblioteca, come La biblioteca di notte, che non è solo un libro pieno di storia e di storie, ma una ”immersione emotiva” nell’universo della biblioteca. “Tempo che viaggia nella geografia della bellezza”, ha scritto un recensore. Ne approfitteremo per mettere a fuoco la dimensione notturna e onirica della lettura, il lato oscuro e malinconico della biblioteca, la sua temporalità segreta. Ma parleremo anche della biblioteca personale di Manguel e delle sue vicissitudini, raccontate in Vivere con i libri. Del rapporto tra biblioteca pubblica e privata, dei cambiamenti nel corso del tempo di quella che può diventare una felice contaminazione.
Lezione 06
Viaggio nel tempo: una giornata in una biblioteca parigina nell’estate del 2043
Nella cameretta di Anna, 7 mq. sotto i tetti di Parigi, c’erano 48 gradi benché il tetto di zinco fosse stato dipinto di bianco già vent’anni prima, su ordine del Préfet de police, per limitare l’assorbimento dei raggi solari.
Anna uscì, prese la bicicletta e si avviò il più rapidamente possibile verso Rue de Rivoli che era stata chiusa alle auto e soprattutto trasformata il pista ciclabile verde, come molte altre strade di Parigi dopo la siccità del 2023. Gli alberi facevano ombra, ma non era sufficiente.
Per fortuna la sua meta era vicina: in biblioteca c’era un sistema di raffreddamento naturale che garantiva una temperatura massima di 30 gradi. Davanti a quello che un tempo era stato il Centre Pompidou c’era una fila immensa di parigini con ombrelli bianchi per ripararsi dal sole ma per fortuna l’accesso fu rapido: il museo d’arte contemporanea era stato chiuso da tempo e l’intero edificio era stato trasformato in città-biblioteca: si potevano prendere libri ovunque ma si poteva anche avere acqua fresca (nelle case sempre più costosa), comprare verdure biologiche nel mercato contadino a piano terra, passare in infermeria per avere una dose di pomata anti scottature e dormire nelle amache appositamente previste al primo piano: d’estate per i cittadini della Parigi anno 2043 era impossibile dormire: troppo caldo e troppe zanzare-tigre.
Anna fu inquadrata dal sistema di riconoscimento facciale che la salutò affettuosamente e si diresse verso il tavolo da ping-pong.
Elaborato Collettivo
Durante il corso, grazie al contributo dei corsisti organizzati in classi virtuali, lavoreremo anche a un elaborato collettivo, ci divertiremo con “il gioco di Proust” e lanceremo sondaggi lampo per esplorare l’universo delle nostre percezioni bibliotemporali.
Chi può partecipare
Il Corso è rivolto a tutti coloro che desiderano diventare l'operatore Culturale che non c'è!
Bibliotecari
Bibliotecari di tutti i tipi di biblioteca, già in servizio o aspiranti bibliotecari!
Operatori Culturali
Chi è vicino al mondo delle biblioteche, della lettura e della cultura!
Studenti
Chi studia materie umanistiche, sociali o sta facendo un percorso di approfondimento culturale!
Un'iniziativa di Fondazione Per Leggere
Sistema bibliotecario dell’area metropolitana di Milano di cui fanno parte 57 comuni soci, nato nel 2006 e con sede ad Abbiategrasso (Mi). La Fondazione coordina i servizi delle 60 biblioteche di pubblica lettura del territorio garantendo standard qualitativi uniformi a tutti i cittadini del territorio. La mission è promuovere il pieno e libero accesso dell’informazione e della cultura, attraverso le biblioteche di pubblica lettura.
Le parole di chi ha partecipato
Parole, impressioni, feedback di chi ha già partecipato alla nostra formazione.
“La Summer School è stata un'esperienza importante per diversi motivi: i docenti, attraverso la qualità e la profondità dei loro interventi, hanno arricchito il mio bagaglio professionale e umano facendo scaturire riflessioni approfondite su temi urgenti e importanti”
“Le lezioni hanno gettato dei semi che il confronto nella Classe ha fatto germogliare. Personalmente credo che il clima di grande partecipazione e confronto tra pari sia stato un risultato interessante e una scelta vincente, per non scoraggiarsi di fronte a problemi più grandi del singolo bibliotecario, della singola biblioteca”.
“Questa e-learning di Fondazione mi ha confermato che in Italia c'è un gran bisogno di apprendere in differenti modi, che non sia la semplice lezione frontale o l'immagazzinamento di dati. E per questo vi dico grazie. Grazie per aver scelto una strada non convenzionale, di costruzione”.
Domande Frequenti
Abbiamo raccolto in questo spazio alcune delle domande più diffuse che ci vengono fatte in occasione del lancio della Summer School.
Sì, per chi ha partecipato alle edizioni precedenti o è iscritto alla nostra newsletter è prevista una scontistica che viene inviata precedentemente la promozione dell’iniziativa. La promozione ricevuta via email è valida entro e non oltre la mezzanotte di Lunedì 09 Maggio.
Durante il corso i partecipanti saranno suddivisi in “classi virtuali” e avranno la possibilità di confrontarsi tra di loro anche attraverso delle attività. Inoltre, sarà lasciato ampio spazio di confronto con i docenti. Tutto questo permette un forte arricchimento e la costruzione di una conoscenza condivisa.