Winter School Biblioteconomica | Edizione 2022

Winter School Edizione 2022

Biblioteche e storytelling.

Leggere e raccontare.

Pur avendo radici antichissime, è solo da poco tempo che l’arte di raccontare (e, prima ancora, di scoprire e tessere storie) si è imposta come un elemento fondamentale nella vita delle persone, delle organizzazioni, delle istituzioni.

In questo corso cercheremo di capire come la prospettiva narrativa incida sulla concezione e sull’attività delle biblioteche: come influenzi il lavoro, ispiri il servizio, modifichi la mission, orienti il rapporto con l’utenza e con il personale, dia senso ai prodotti, trasformi la lettura e ne renda possibile la condivisione, congiungendo inesorabilmente la storia e le storie.

Winter School Edizione 2021

Programma

Il programma prevede un momento iniziale, una palestra, in cui il coordinatore scientifico Luca Ferrieri e il coordinatore organizzativo Federico Scarioni, con la partecipazione di Annamaria Testa, proporranno le “regole del gioco”: domande ai docenti, stimoli ai partecipanti, spunti utili alla formazione. Successivamente si terranno i 4 seminari con i docenti selezionati. Infine, a conclusione, la palestra finale prevederà un incontro finale per condividere l’esperienza.

01

NARRAZIONE IN ATTO. Dall'identità alla comunicazione delle biblioteche e gli strumenti della biblioteconomia sociale

Nell’ambito della cosiddetta svolta narrativa delle scienze umane e sociali si assiste in diverse discipline a una riscoperta del potere della narrazione come strumento indispensabile per la costruzione di significati, per la progettazione di processi di cambiamento sociale e organizzativo. Anche la biblioteconomia, nella sua declinazione “narrative based” che in Italia chiamiamo “Biblioteconomia sociale”, è investita da questa riflessione.

L’espressione storytelling – ovvero l’arte del narrare – non esprime soltanto un diverso punto di vista sulla comunicazione ma è anche un potentissimo strumento di comprensione della realtà perché consente di entrare nell’attribuzione di senso e significato e per quel che riguarda le biblioteche in questo particolare momento si configura, dunque, come uno strumento indispensabile per comprenderne l’identità, definirne il posizionamento e progettarne e misurarne l‘impatto.

02

Storytelling e memoria sociale (con riferimenti al tema della public history).

Verranno affrontati questi punti: 1) La narrazione istituzionale di alcuni monumenti che rappresentano dominazione coloniale. 2) Il problema delle collezioni antropologiche. 3) La narrazione della dissonanza. 4) Le biblioteche e le narrazioni sulla rappresentatività. 5) Approcci bibliotecari: a) questioni di collezioni e circolazione; b) la memoria della comunità; c) biblioteche, memoria, memorie.

03

La magia dei dati che si trasformano in storie

Quando ci muoviamo nei territori interconnessi della Rete lasciamo impronte, più o meno profonde, più o meno consapevoli, con i contenuti visivi che pubblichiamo sui social, con le chiavi testuali sui motori di ricerca: si tratta di piccoli segni, small data, che raccontano molto di noi essere umani e del nostro presente in Rete. Grazie alla netnografia, e più in generale all’antropologia digitale, è possibile raccogliere e studiare questi dati umani. Imparare a mappare e osservare le tracce intorno a noi significa giocare di anticipo per scoprire in che direzione sta andando la nostra società. La ricerca di insight, in particolare, ci aiuta a scoprire come le persone si comportano con i prodotti culturali e a orizzontarsi rispetto alle nuove generazioni.

04

Rinarrare giocando: sfide e limiti degli adattamenti letterari nei videogiochi.

In più occasioni il medium videoludico si è trovato a dover rimediare e adattare alcune opere letterarie. Simili operazioni sono spesso guardate con grandi aspettative ed entusiasmo, perché intorno ad esse sembra anche giocarsi – è il caso di dirlo – la partita sul potenziale impiego educativo e formativo dei videogiochi. Proprio per questo è importante riflettere su come vadano a strutturarsi simili adattamenti, sul piano narrativo, ponendo in risalto le potenzialità ma anche i limiti di simili operazioni.

05.

“Bibliomemoirs”: storie di lettori ed esperienze di lettura.

L’intervento ha per oggetto la componente narrativa delle pratiche di lettura, sia quelle evocate in alcune memorie letterarie sia quelle desunte dalle esperienze e testimonianze dei lettori. Una ricchissima galleria di vicende uniche e soggettive che riguardano l’incontro con i libri e che incede accanto ad una più generica ed ampia Storia della lettura; tante piccole storie che rivelano l’ampio ventaglio di declinazioni e possibilità che può assumere l’esperienza del leggere ma soprattutto l’esigenza di scrivere e parlare di essa.

06.

Storytelling, stili cognitivi, vita quotidiana

La lezione prende in rapida considerazione la propensione del cervello a integrare qualsiasi tipo di informazione in circuiti narrativi, per cui ciascun individuo è di fatto un narratore che ha una linea “editoriale/identitaria”. Gli ambiti in cui questa propensione si mostra con particolare evidenza vanno dalla letteratura per adulti e per l’infanzia alla progettazione di brand aziendali e alle relazioni personali.

Winter School Edizione 2022

Docenti

Chiara Faggiolani

Chiara Faggiolani dirige la rivista “AIB studi”. Membro della SISBB (Società Italiana di Scienze Bibliografiche e Biblioteconomiche), fa parte della Commissione Nazionale per le Biblioteche Pubbliche dell’Associazione italiana biblioteche. Coordinatrice del gruppo di ricerca “Leggere in rete. Analisi delle pratiche di lettura in ambiente digitale”, “Uso delle tecnologie digitali per i servizi bibliotecari”. Membro di comitati scientifici ed editoriali di diverse riviste tra cui “Culture digitali”, “Biblioteche oggi Trends”; componente dell’Osservatorio Biblioteche Italiane AIB per il biennio 2018-2020. È autrice di numerose pubblicazioni, tra le ultime: Conoscere gli utenti per comunicare la biblioteca (Editrice Bibliografica, 2019), La Bibliometria (Carocci, 2015), La ricerca qualitativa per le biblioteche (Editrice Bibliografica, 2012); Come un Ministro per la cultura: Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro, Firenze University Press, 2020.

Giulia Crippa

Giulia Crippa è stata Professore Ordinario presso l’Università di São Paulo, Campus di Ribeirão Preto, nel corso di Scienze dell’Informazione e della Documentazione. È docente accreditata di dottorato e master del programma post-laurea in Cultura e Informazione presso la Scuola di Comunicazione e Arte dell’Università di São Paulo. È capo del gruppo di ricerca BIBLIOTHECA DISCIPLINATA dedicato agli studi di bibliografia storica. È stata coordinatrice del Gruppo di Lavoro sulla Mediazione, diffusione e appropriazione dell’Informazione (Associazione Nazionale di Ricerca in Scienza dell’informazione e biblioteconomia – ANCIB – Brasile) per due mandati (2012-2016). Dal 2012 ad oggi compone il Consiglio di amministrazione della Casa della Memoria Italiana (CMI) di Ribeirão Preto (Brasile). Tra le sue più recenti pubblicazioni: Lo Storytelling della memoria tra patrimonio e turismo nell’epoca della cultura convergente, “Bibliothecae.it”, 6 (2017), 1, 233-264; Archives and Memories: postcolonial identities in mass cultural products, “Soft power”, 2020, 7, pp. 161 – 188; ecc.

Camillo Bezzi

Camillo Brezzi è professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Siena. Tra i suoi libri: Democrazie e cultura religiosa (Il Mulino, 2002); Laici, cattolici, Chiesa e Stato dall’Unità d’Italia alla grande guerra (Il Veliero 2011); L’ultimo viaggio. Dalle leggi razziste alla Shoah. La storiografia, le memorie (Il Mulino, 2021).

Alice Avallone

Alice Avallone (1984) dirige l’osservatorio di antropologia digitale Be Unsocial, insegna alla Scuola Holden di Torino ed è ricercatrice di insight culturali e small data per le aziende. Nel 2009 ha fondato il travel magazine Nuok con il quale ha firmato tre guide di viaggio (Bur) e ha vinto numerosi riconoscimenti; tra questi il Premio WWW de Il Sole 24Ore, il Lovie Award e il The World Summit Youth Award organizzato dall’ONU. Nel 2018 ha pubblicato il primo saggio italiano sull’approccio netnografico People Watching in Rete. Ricercare, osservare, descrivere con l’etnografia digitale (Cesati). Inoltre, ha curato Come diventare scrittore di viaggio (Lonely Planet) e ha scritto Immaginari per viaggiatori. Raccontare territori, luoghi e storie al turista (Cesati). A inizio 2021 è tornata in libreria con #Datastories. Seguire le impronte umane sul digitale (Hoepli).

Bianca Gai

Bianca Gai, dottoressa di ricerca in Culture Classiche e Moderne, ha lavorato per 11 anni come digital librarian presso l’Università di Torino, occupandosi di gestione delle risorse elettroniche e progetti di valorizzazione di contenuti culturali digitali. È stata membro del CER AIB Piemonte, collaborando all’ideazione e all’organizzazione della Biblioteca nel Salone (Salone del Libro di Torino), e come volontaria di Wikimedia Italia ha lavorato a progetti di promozione della cultura wiki nelle biblioteche. È autrice di pubblicazioni in volumi miscellanei e riviste di ambito biblioteconomico e letterario, molte dedicate a digitale in biblioteca e letteratura digitale (cfr. qui). Dal 2019, lavora come research manager all’Università di Torino, dove si occupa di progettazione europea per la ricerca. Attualmente collabora a progetti di ricerca accademica (Open Literature), fundraising (Funds TOgether) e formazione professionale (Sapere Digitale) su temi digitali.

Francesco Toniolo

Francesco Toniolo insegna all’Università Cattolica di Milano, alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano e alla Scuola Internazionale Comics di Firenze. Da sempre grande lettore e appassionato videogiocatore, dopo la laurea in lettere ha deciso di portare le sue competenze umanistiche nel mondo videoludico, prima con il dottorato di ricerca e poi con l’insegnamento. Ha pubblicato numerosi saggi, articoli accademici e capitoli di libri dedicati ai videogiochi e ai game studies (ma si è occupato anche di comunità online, manga/anime e YouTube) ed è coautore di un manuale per le scuole secondarie di secondo grado.

Francesco Mazzetta

Francesco Mazzetta. Laureato in pedagogia è bibliotecario dal 1987. Collaboratore dagli anni ’90 per quotidiani e riviste su temi culturali e in particolare sui videogiochi. Autore nel 2013 di “Biblioteca in gioco” per l’Editrice Bibliografica. Coordinatore dal 2014 della partecipazione italiana a International Games Day (poi Week) @ your library e dal 2017 coordinatore del Gruppo di lavoro sul gaming in biblioteca per conto dell’Associazione Italiana Biblioteche.

Monica Dati

Monica Dati è dottoranda in Storia dei processi formativi presso l’Università di Firenze. Iscritta ad Aiso (Associazione italiana Storia Orale) dal 2020, socia Cirse (Centro Italiano di ricerca storico educativa) dal 2021.Vicepresidente dell’Associazione Amici dell’Agorà, collabora attivamente con la Biblioteca Civica di Lucca e con alcuni circoli di lettura toscani. È ideatrice del progetto “Madeleine in Biblioteca”, un archivio di testimonianze scritte ed orali dedicato ai ricordi di lettura, dall’infanzia all’età adulta. Recenti pubblicazioni (2021): Leggere di nascosto in età contemporanea. Un seminario costruito con fonti orali tra Public History e Library Learning (“Lifelong, Lifewide Learning -LLL”); Come nasce un lettore. Ricordi di lettura e memorie di educazione familiare a partire dal progetto “Madeleine in biblioteca” (“Rivista Italiana di Educazione Familiare”).

Luca Ferrieri

Luca Ferrieri, bibliotecario, dal 1981 al 2017 dirigente della Biblioteca civica di Cologno Monzese (Mi), attualmente consulente scientifico della Fondazione per leggere (Mi), lavora sul tema della teoria e pratica della lettura e su quello dell’associazionismo dei lettori. Fa parte del Comitato editoriale di “Biblioteche Oggi” e “Culture del testo”. È presidente dell’Associazione “La lettura nonostante”. Tra i suoi libri: Il lettore a(r)mato, Stampa Alternativa, 1993; La promozione della lettura, Editrice Bibliografica, 1996; La lettura spiegata a chi non legge, Editrice Bibliografica, 2011; Fra l’ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire, Olschki, 2013; La biblioteca che verrà, Editrice Bibliografica, 2020.

Stefano Calabrese

Stefano Calabrese è anche docente di Semiotica presso lo IULM di Milano ed è stato professore di Letteratura per l’infanzia e giovanile comparata presso la Libera Università di Bolzano. È membro del comitato scientifico della rivista internazionale “Enthymema” oltre che di vari organismi nazionali e internazionali. Tra i numerosi libri pubblicati si segnalano: Letteratura per l’infanzia (Bruno Mondadori, 2013); La comunicazione narrativa (Bruno Mondadori, 2010); Storie di vita (Mimesis, 2018); La fiction e la vita (Mimesis, 2017); Neuronarratologia (Clueb, 2012); Neuronarrazioni (Editrice Bibliografica, 2020); ecc.