Winter School Edizione 2021
La Biblioteca che comunica e progetta.
Scenari, strumenti, incognite.
Comunicare, e comunicare bene, è un terreno di lavoro quotidiano che ha assunto un’importanza crescente per le biblioteche.
La diversificazione dei pubblici e delle attività della biblioteca ha portato con sé anche l’esigenza di ridisegnare e personalizzare le strategie comunicative.
Sempre più spesso queste si fondono e confondono con le iniziative di advocacy o di lobbying, ossia con le azioni di sostegno, persuasione e pressione che le biblioteche devono esercitare nei confronti dei decisori (politici e non) e dell’opinione pubblica per far conoscere le proprie ragioni e i propri bisogni.
Il corso si propone di offrire innanzitutto un inquadramento generale della tematica e poi una cassetta degli attrezzi per gestire le diverse situazioni, tenendo sempre presenti le strette relazioni tra progettazione e comunicazione.
I corsisti avranno anche la possibilità di porre domande e quesiti, individuali o collettivi, a un’esperta di comunicazione, creatività e pubblicità come Annamaria Testa, che parteciperà al primo e all’ultimo incontro per fornire le sue risposte e i suoi suggerimenti.
Winter School Edizione 2021
Programma
Il programma prevede un momento iniziale, una palestra, in cui il coordinatore scientifico Luca Ferrieri e il coordinatore organizzativo Federico Scarioni, con la partecipazione di Annamaria Testa, proporranno le “regole del gioco”: domande ai docenti, stimoli ai partecipanti, spunti utili alla formazione. Successivamente si terranno i 4 seminari con i docenti selezionati. Infine, a conclusione, la palestra finale prevederà un incontro finale per condividere l’esperienza.
01
Palestra Iniziale
02
Comunicare le biblioteche con efficacia. Le opportunità dopo la pandemia
In Italia la comunicazione delle biblioteche in genere non dà prova, a parte alcune eccezioni, di grande efficacia, laddove con questa si intenda, da un lato, la capacità di raggiungere in modo massiccio pubblici diversi da quelli già fidelizzati, dall’altro, la capacità di stimolare e attrarre chi legge poco.
L’intervento declinerà i concetti basilari della comunicazione persuasiva ed efficace in relazione al mondo delle biblioteche.
Inoltre, si individueranno alcuni vantaggi che provengono dalla chiusura forzata nel periodo della pandemia e che potranno essere messi a frutto quando si tornerà alla vita normale.
03
Autopercezione, advocacy e percezione pubblica: uno sguardo al passato per comprendere il presente delle biblioteche
L’istituzione biblioteca attraversa ormai da anni una crisi di identità, e i bibliotecari soffrono sempre più diffusamente di una percezione di irrilevanza politica che durante il periodo della pandemia si è accentuata ulteriormente e drammaticamente.
Ma questa crisi di identità delle biblioteche – e la percezione che ne deriva tra i bibliotecari e nel pubblico – è un portato della contemporaneità oppure affondano le radici in caratteristiche strutturali della biblioteca e nelle sue innate contraddizioni?
Obiettivo di questo intervento è provare a rispondere a questa domanda attraverso un approfondimento dell’identità della biblioteca dal punto di vista storico, sociale ed economico.
Da un lato si analizzerà il processo di costruzione dell’ideologia sottesa alla visione della biblioteca da parte dei bibliotecari (la cosiddetta “library faith”) e dall’altro si chiarirà il posizionamento delle biblioteche all’interno del sistema di welfare e della dinamica pubblico/privato.
Questi approfondimenti aiuteranno a gettare nuova luce sul gap esistente tra percezione pubblica delle biblioteche e autopercezione dei bibliotecari, e ad adottare un’azione di advocacy più consapevole e meglio indirizzata.
04
Le biblioteche e la filiera dell’open
Negli ultimi anni, le collaborazioni tra mondo bibliotecario e mondo wikipediano sono state sempre più frequenti e interessanti.
Ci sono ragioni teoriche e deontologiche alla base di queste partnership, inquadrate al meglio all’interno della cornice concettuale dei “beni comuni digitali”.
Progetti come Wikipedia, Wikisource, Wikidata, Internet Archive possono offrire un naturale alleato del mondo MAB.
05.
Dentro nuove frontiere della comunicazione: la sfida delle biblioteche dei ragazzi
Con l’avvento del digitale le cose si sono decisamente complicate e le biblioteche da luoghi esclusivi della conoscenza, simulacri di tempi esclusivamente analogici dove classificare universi, si sono dovute ricollocare come luoghi comunitari, narrativi, aperti alle innovazioni e alle sfide, destinate a non essere più teche contenenti solo dispositivi e supporti quanto piuttosto “contenitori di storie”, che dovranno necessariamente dematerializzarsi e uscire dai perimetri fisici dei propri spazi, per collocarsi anche laddove ci sono lettori e informazioni.
Questa sfida al futuro le biblioteche dei ragazzi l’hanno già lanciata da tempo e sappiamo quanto possa essere produttivo osservare i nostri ragazzi maneggiare letture e informazioni in chiave di ermeneutica di tempi biblioteconomici prossimi a venire: le nuove generazioni infatti già si muovono in scenari di convergenza di media che consentono partecipazione e interazione, attraversando con “ignorante sapienza” le autostrade social della comunicazione digitale.
L’incontro sarà l’occasione per riflettere su dove e come collocare in queste autostrade della comunicazione le biblioteche destinate ai ragazzi e quali strategie e strumenti social possono incrociare la nostre quotidiane prassi biblioteconomiche per far uscire la biblioteca fuori da sé e incontrare lettori lontani.
06.
Palestra Finale
Conclusione del corso con Luca Ferrieri e Federico Scarioni.
Annamaria Testa risponde alle domande dei corsisti.
Fine dei giochi: si tireranno le somme delle esperienze ludiche e sociali condotte nelle inquiete stanze del corso.
Winter School Edizione 2021
Docenti
Annamaria Testa
Si occupa di comunicazione e di creatività dal 1974. Ha insegnato in diverse università. Nel 2015 l’Università di Modena e Reggio le assegna il Premio Pirella “Comunicatore dell’anno”. È blogger sul sito nuovoeutile.it. Nella sua rubrica settimanale sulla rivista “Internazionale” si è più volte occupata di lettura e biblioteche.
Tra i suoi libri: Leggere e amare. 21 racconti (Feltrinelli, 1993); Farsi capire. Comunicare con efficacia e creatività nel lavoro e nella vita (Rizzoli, 2000); La trama lucente. Che cos’è la creatività, perché ci appartiene, come funziona (Rizzoli, 2010); Il coltellino svizzero. Capirsi, immaginare, decidere e comunicare meglio in un mondo che cambia (Garzanti, 2020).
Giovanna Cosenza
Laureata in Filosofia, Giovanna Cosenza ha conseguito il dottorato in Semiotica sotto la direzione di Umberto Eco all’Università di Bologna, dove oggi è Professoressa ordinaria in Filosofia e Teoria dei linguaggi. Presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna insegna Semiotica e Storytelling, Semiotica dei nuovi media, Semiotica dei consumi, e fa ricerca nel campo dei media digitali e della comunicazione politica.
Dal 2009 al 2012 è stata Presidente della Magistrale in Semiotica di Bologna. Dal 2012 al 2018 è stata Presidente del corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione di Bologna. Dal 2013 al 2018 è stata Presidente del Co.Re.Com Emilia-Romagna, il Comitato Regionale per le Comunicazioni dell’Emilia-Romagna.
Dal 2005 a oggi è Direttrice del Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media, che dal 2016 è un doppio titolo dell’Università di Bologna e dell’Università di San Marino.
Dal 2018 a oggi è Direttrice del Corso di laurea triennale in Comunicazione e Digital Media dell’Università di San Marino e dell’Università di Bologna (doppio titolo).
Dal 2018 a oggi è Vice-Direttrice del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna.
Ha scritto numerosi articoli, pubblicati in volumi collettivi e su riviste nazionali e internazionali. Le sue monografie più recenti sono: Semiotica e comunicazione politica (Laterza, 2018), Introduzione alla semiotica dei nuovi media (Laterza, 2014), SpotPolitik. Perché la «casta» non sa comunicare (Laterza, 2012).
Anna Galluzzi
Andrea Zanni
Giuseppe Bartorilla
Bibliotecario per ragazzi e responsabile della Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano (MI), si occupa di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, promozione della lettura, organizzazione di spazi bibliotecari pubblici e scolastici per bambini e ragazzi. È responsabile del progetto “Digital Readers” e gestisce insieme a un gruppo di ragazzi tra i 10 e i 18 anni due blog dedicati alla lettura. Da grande aspira a diventare anche fotografo e si allena costruendo progetti crossmediali con i ragazzi.